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06 aprile 2011
05 aprile 2010
L'Aquila - 1 anno dopo
16 aprile 2009
Blog in pausa
Volevo far presente ai lettori del blog che non lo aggiornerò per circa 1 mese, forse più, forse meno.
Prometto comunque che quando tornerò sarà il solito "vecchio" blog su programmazione, linux, open source, informatica e tutti gli altri argomenti trattati prima del 6 aprile.
Per chi fosse interessato, può seguirmi su Twitter.
A presto!
Prometto comunque che quando tornerò sarà il solito "vecchio" blog su programmazione, linux, open source, informatica e tutti gli altri argomenti trattati prima del 6 aprile.
Per chi fosse interessato, può seguirmi su Twitter.
A presto!
09 aprile 2009
Quando vedi la fine
Volevo far presente a tutti che sono vivo e che anche la mia famiglia lo è.
Ringrazio moltissimi di voi che mi hanno contattato in tutti i modi per farmi sentire la loro vicinanza e chi ha pensato a me e alle vittime del terremoto e che continua a farlo.
Ci sono cose che vedi in TV e che ti toccano, ma non pensi minimamente che possano toccare a te.
E ti ritrovi alle 3 e 32 di una notte qualunque, svegliandoti di sobbalzo con un boato assordante e con la casa che traballa, provi ad accendere la luce ma rimane accesa 1 secondo in cui vedi l'armadio che dondola come un'altalena e poi và via, odore di gas, senti calcinacci, quadri, vetri, lampadari, mobili, televisioni cadere giù come birilli, persone che piangono e urlano e devono ritenersi fortunate a poterlo fare, scappare al buio sentendo pezzi di casa sotto i piedi nudi.
Devi vedere un palazzo vicino a casa tua polverizzato, e una vita polverizzata insieme a lei. La città non esiste più, le persone che vanno via...una città fantasma.
È la prima volta nella mia vita che nella mia mente è passato il pensiero "è la fine, ci siamo.".
Non è stata la fine, o almeno non ancora dato che le scosse continuano...ma non ci butteremo giù, e ricostruiremo le nostre vite. Chiedo a tutti di non dimenticare come faranno i media tra qualche giorno, e restarci vicino perchè ne abbiamo davvero bisogno. Un plauso e un abbraccio alla protezione civile e alle forze dello Stato, persone incredibili.
Addio alle vittime, arrivederci L'Aquila.
Ringrazio moltissimi di voi che mi hanno contattato in tutti i modi per farmi sentire la loro vicinanza e chi ha pensato a me e alle vittime del terremoto e che continua a farlo.
Ci sono cose che vedi in TV e che ti toccano, ma non pensi minimamente che possano toccare a te.
E ti ritrovi alle 3 e 32 di una notte qualunque, svegliandoti di sobbalzo con un boato assordante e con la casa che traballa, provi ad accendere la luce ma rimane accesa 1 secondo in cui vedi l'armadio che dondola come un'altalena e poi và via, odore di gas, senti calcinacci, quadri, vetri, lampadari, mobili, televisioni cadere giù come birilli, persone che piangono e urlano e devono ritenersi fortunate a poterlo fare, scappare al buio sentendo pezzi di casa sotto i piedi nudi.
Devi vedere un palazzo vicino a casa tua polverizzato, e una vita polverizzata insieme a lei. La città non esiste più, le persone che vanno via...una città fantasma.
È la prima volta nella mia vita che nella mia mente è passato il pensiero "è la fine, ci siamo.".
Non è stata la fine, o almeno non ancora dato che le scosse continuano...ma non ci butteremo giù, e ricostruiremo le nostre vite. Chiedo a tutti di non dimenticare come faranno i media tra qualche giorno, e restarci vicino perchè ne abbiamo davvero bisogno. Un plauso e un abbraccio alla protezione civile e alle forze dello Stato, persone incredibili.
Addio alle vittime, arrivederci L'Aquila.
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