È capitato di leggere delle critiche alla
comunità italiana di Ubuntu fatte su vari blog e anche integrate nel planet di ubuntu-it.
Sono sempre stato dell'idea che è un modo sbagliato per segnalare qualcosa, per cercare di cambiarla: ovviamente ognuno è libero di scrivere ciò che vuole, per cui mi limito a volte a farlo presente, ma sono un sostenitore della libertà di esprimere il proprio pensiero (ovviamente senza offendere nessuno e nei limiti della legge).
La cosa curiosa è che una situazione analoga si è presentata nella comunità internazionale di
Ubuntu, e mi sono trovato molto allineato ai pensieri espressi da
Jono Bacon in un articolo sul suo blog:
http://www.jonobacon.org/2009/06/27/tracking-ubuntu-community-issues/: consiglio la lettura perchè molto interessante.
Il punto è: come risolvere? La sua proposta è di fornire un sistema di
bug tracking anche per i problemi della comunità, in modo che sia possibile identificare il problema, tracciarlo, impostare le priorità, seguirlo e condividere informazioni e idee. Nel
Consiglio avevamo pensato a una cosa del genere da alcune settimane, anche se non propriamente come sistema di
bug.
Sicuramente questa "coincidenza" a livello internazionale avvalora l'idea che avevamo avuto.
Per quanto riguarda la comunità internazionale, Bacon ha registrato il
progetto "Ubuntu Community" su
Launchpad.
«Chi vivrà, vedrà..»