Ormai in diversi sistemi l'account (lo storico account oserei dire) root è disabilitato di default. Questo avviene per esempio in Ubuntu come in OS X. Ma c'è una cosa che non mi è chiara...leggo sempre di persone che anche non conoscendo per nulla linux, la prima domanda che pongono è:"dov'è root?". Sembra che linux vada di pari passo con root, ovvero che uno implichi l'altro.
Bene, oltre al documento nel wiki di ubuntu-it (a cui si fa riferimento nei link correlati a fine pagina), oggi mi sono imbattuto in un buonissimo documento che parla di "sudo" relativamente a OS X, confrontandolo con l'utilizzo di root.
Se vi interessa, buona lettura.
Link correlati:
Sudo sul wiki di ubuntu-it
Sudo nell'articolo relativo a OS X
22 marzo 2006
10 marzo 2006
XGL per tutti: Kororaa
Chi non è affascinato da XGL?
Chi non vorrebbe provarlo?
Quello che frena la maggior parte delle persone dal provarlo è la paura di "creare problemi al sistema", di non riuscire più a far partire un'interfaccia grafica, e così via...nonostante le diverse guide e HOW-TO che sono comparse (e che continuano a comparire) in rete, diversificate per le varie distribuzioni.
Bene, se siete tra queste persone, Kororaa è la parola che fa per voi. Possiamo definire Kororaa come un "Live CD Xgl", con il quale potrete provare le potenzialità (anche se meno evidenti, essendo un Live Cd) di questo "X server" senza compromettere il vostro sistema, decidendo così se vale la pena "correre il rischio".
Link Correlati:
Chi non vorrebbe provarlo?
Quello che frena la maggior parte delle persone dal provarlo è la paura di "creare problemi al sistema", di non riuscire più a far partire un'interfaccia grafica, e così via...nonostante le diverse guide e HOW-TO che sono comparse (e che continuano a comparire) in rete, diversificate per le varie distribuzioni.
Bene, se siete tra queste persone, Kororaa è la parola che fa per voi. Possiamo definire Kororaa come un "Live CD Xgl", con il quale potrete provare le potenzialità (anche se meno evidenti, essendo un Live Cd) di questo "X server" senza compromettere il vostro sistema, decidendo così se vale la pena "correre il rischio".
Link Correlati:
07 marzo 2006
Router Open Source
E' in beta release il progetto di un router open source, che potrebbe fare il suo ingresso nel mercato la prossima estate.
E' composta da due chip Intel, e un interessantissimo software, XORP (eXtendible Open Router Platform), che potrebbe soddisfare le richieste di grandi corporation come di una rete Wi-Fi domestica.
Un'altra caratteristica molto (ma molto) importante, è il costo del router, che si aggirerà intorno ad 1/5 del prezzo dei modelli forniti dalle grandi case produttrici.
Non soffermandomi troppo sul lato tecnico (per approfondimenti vedere i link in fondo all'articolo), credo che sia doveroso riportare una considerazione espressa da John Todd, esperto in materia:
questi router introdurranno realmente una competizione con le maggiori compagnie di telecomunicazione..e le stesse saranno costrette a migliorare (su tutti i punti).
Link Correlati:
E' composta da due chip Intel, e un interessantissimo software, XORP (eXtendible Open Router Platform), che potrebbe soddisfare le richieste di grandi corporation come di una rete Wi-Fi domestica.
Un'altra caratteristica molto (ma molto) importante, è il costo del router, che si aggirerà intorno ad 1/5 del prezzo dei modelli forniti dalle grandi case produttrici.
Non soffermandomi troppo sul lato tecnico (per approfondimenti vedere i link in fondo all'articolo), credo che sia doveroso riportare una considerazione espressa da John Todd, esperto in materia:
questi router introdurranno realmente una competizione con le maggiori compagnie di telecomunicazione..e le stesse saranno costrette a migliorare (su tutti i punti).
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02 marzo 2006
File .doc "in formato Linux"
Una delle caratteristiche che nella maggior parte delle situazioni distinguono un utente Linux da un utente Windows (ovviamente tenendomi fuori da discorsi economici, rapporto tecnico approfondito e con la consapevolezza di fare un discorso molto generico), è l'uso della "command line" (anche se negli ultimi anni Linux sta andando molto avanti nel campo dei Desktop, per cui alcuni utenti Linux potrebbero non ritrovarsi in questa definizione). Un mezzo potentissimo e soprattutto indispensabile se (ad esempio in un'installazione server) non si vuole usufruire di un' interfaccia grafica.
Negli ultimi anni ci sono stati dei notevoli cambiamenti, per cui semplici file di testo sono stati rimpiazzati da documenti formattati con molti accorgimenti quali parole in grassetto, parole sottolineate, e così via; i vari strumenti "tradizionali" di lettura propri della shell (less, cat, more, etc...), non sono più sufficienti per leggere questi tipi di file, quali i .doc (tipici di programmi come MS Word).
Ma è bene sapere, in caso non fosse così, che è possibile vedere i file .doc da shell!
Ci sono diversi software, di cui il più interessante è "antiword", che permette di convertire i file in formato DOC in diversi formati (txt, ps, pdf).
Ha moltissime caratteristiche e opzioni da utilizzare, tra cui mostrare il testo nascosto, o impostare la grandezza della pagina nella conversione dal .doc al file PostScript o PDF.
Per effettuare l'operazione più comune, quella di leggere il file, è sufficiente il comando "antiword nomefile.doc"; chiaramente sono disponibili tutti i comandi e tutte le operazioni proprie della shell, per cui, per avere una lettura "pagina a pagina", possiamo usare la nostra cara pipe con gli altrettanto cari comandi come "less", "more", "pager" (Esempio: "antiword nomefile.doc | less").
Altri strumenti interessanti sono: Catdoc e wvWare .
Link correlati:
Negli ultimi anni ci sono stati dei notevoli cambiamenti, per cui semplici file di testo sono stati rimpiazzati da documenti formattati con molti accorgimenti quali parole in grassetto, parole sottolineate, e così via; i vari strumenti "tradizionali" di lettura propri della shell (less, cat, more, etc...), non sono più sufficienti per leggere questi tipi di file, quali i .doc (tipici di programmi come MS Word).
Ma è bene sapere, in caso non fosse così, che è possibile vedere i file .doc da shell!
Ci sono diversi software, di cui il più interessante è "antiword", che permette di convertire i file in formato DOC in diversi formati (txt, ps, pdf).
Ha moltissime caratteristiche e opzioni da utilizzare, tra cui mostrare il testo nascosto, o impostare la grandezza della pagina nella conversione dal .doc al file PostScript o PDF.
Per effettuare l'operazione più comune, quella di leggere il file, è sufficiente il comando "antiword nomefile.doc"; chiaramente sono disponibili tutti i comandi e tutte le operazioni proprie della shell, per cui, per avere una lettura "pagina a pagina", possiamo usare la nostra cara pipe con gli altrettanto cari comandi come "less", "more", "pager" (Esempio: "antiword nomefile.doc | less").
Altri strumenti interessanti sono: Catdoc e wvWare .
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